Nell’età dello sviluppo questo tessuto ha la funzione di formare la struttura portante calcificata del dente (dentina); nell’adulto, ad accrescimento completato, la polpa – ormai assottigliata – resta confinata nella camera pulpare e nei canali radicolari, con funzioni residuali di sensibilità al freddo e idratazione della dentina.
A perturbare lo stato di salute pulpare possono intervenire varie situazioni patologiche, la più frequente delle quali è di gran lunga la carie dentaria (vedi oltre), ossia la decalcificazione e distruzione progressiva dei tessuti duri del dente per l’azione di microrganismi presenti nella placca batterica. Se non si interviene tempestivamente la cavità prodotta dalla carie si ingrandisce e approfondisce ed estende finché la polpa viene raggiunta dai batteri con trasformazioni irreversibili dovute all’infezione.
Quando si arriva a questo stadio la cura conservativa che consente di mantenere il dente evitando l’estrazione è la terapia endodontica, o cura canalare o anche più impropriamente devitalizzazione. In generale l’Endodonzia mira a conservare i denti che hanno ricevuto un danno grave della loro struttura che ha portato all’infezione e alla necrosi della polpa, con ripercussioni acute o croniche dei tessuti circostanti, più o meno dolorose. La moderna Endodonzia si avvale di strumenti sofisticati per la diagnosi e la terapia, quali lo stereomicroscopio operatorio, i biomateriali innovativi, la strumentazione in leghe speciali.
Nei casi più semplici i tessuti possono essere ricostruiti con otturazioni in materiale composito mentre, in quelli più complessi, si consiglia l’uso di intarsi estetici che possono essere costituiti da materiale composito, ceramica, disilicato e zirconio.
Gli interventi di chirurgia orale interessano estrazione di un dente irrecuperabile disinclusione di denti ritenuti per poi essere riposizionati ortodonticamente nella loro posizione naturale, estrazione di denti inclusi, rimozione di formazioni cistiche interessanti sia le strutture ossee sia i tessuti molli, endodonzia retrograda, apicectomia rimozione di esostosi con rimodellamento osseo della mandibola e del mascellare superiore rimozione di piccole formazioni tumorali del cavo orale.
Oggi la chirurgia orale si avvale d’importanti ausili quali la microscopia, la piezosurgery ed il laser.
Con l’utilizzo di impianti in titanio di particolare forma e superficie si crea con l’osso un rapporto intimo ed estremamente stabile, tale da assicurare nel tempo la possibilità di sottoporre l’impianto alle forze masticatorie.
In situazioni ideali gli impianti possono essere direttamente posizionati e quando le condizioni locali e anatomiche lo permettono, è possibile posizionare gli impianti contestualmente all’estrazione di eventuali denti presenti non più stabili (impianti post-estrattivi), oppure eseguire la riabilitazione protesica contemporaneamente all’inserimento degli impianti (impianti a carico immediato), senza attendere ulteriori tempi di guarigione.
In caso di scarsa quantità o qualità di osso (atrofia) è opportuno procedere con un intervento di chirurgia orale: la ricostruzione dei mascellari. In caso di atrofie lievi o moderate si possono utilizzare materiali sintetici (Bi-oss oppure osso di banca) per ricostruire il tessuto osseo che è andato perduto e procedere contemporaneamente al posizionamento degli impianti. In casi più complessi e in gravi quadri di atrofia, si utilizza l’osso autologo prelevato da altre sedi del paziente per ricostruire tridimensionalmente i mascellari e l’inserimento degli impianti verrà effettuato in un secondo momento, al termine della fase di guarigione ed integrazione dell’osso.
Per poter sostituire fisiologicamente, anatomicamente, biologicamente e funzionalmente gli spazi edentuli queste protesi devono avere dei requisiti di bio-compatibilità e garantire nel tempo sia gli elementi sostitutivi che l’integrità degli elementi dentali residui. La scelta del tipo di protesi più idonea si basa su fattori bio-meccanici, estetici, economici ed anche sulle esigenze del paziente.
Lo studio è in grado di fornire qualsiasi tipologia di protesi il paziente richieda. Nel nostro studio vengono realizzate protesi fisse in materiale metallo nobile ceramica – lega metallo nobile resine. Protesi su impianti (implantoprotesi), protesi combinata (una parte fissa l’altra mobile), protesi mobile scheletrata, protesi mobile in resina. Nei casi clinici in cui è possibile per motivi estetici si eseguono faccette estetiche o corone metal-free (senza metallo).
Attualmente l’uso dello zirconio, un materiale innovativo che consente di ottenere ottimi risultati estetici inoltre è molto resistente, ha sostituito sensibilmente l’utilizzo di protesi di tipo tradizionale.
Nel nostro studio ogni bambino viene inserito in un programma di prevenzione della carie attraverso l esecuzione di sigillature, di fluoroprofilassi e richiami periodici di igiene.
Via Castello 20
24052 Azzano San Paolo (BG)